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Autocostruzioni e modifiche
RIPARAZIONE CONTROL BOX DEL ROTORE YAESU G 600RC.
Erano alcuni giorni che non usavo la radio e avevo posizionato il gruppo di antenne a sud e tutto aveva funzionato egregiamente. Ieri, volendo inseguire I3MEK nella caccia ad alcuni Francesi in 144 ho acceso apparato, rotore e lineare. Notando che l'indicatore del control box non si muoveva quando azionavo i pulsanti CW e CCW ho pensato che il freddo di questi giorni di fine gennaio 2011 avesse bloccato il motore sotto le antenne. Pensai anche che potrebbe essere stata un'aquila, un albatros, un cormorano, che posandosi sul boom dell'antenna dei 144 avesse fatto superare la soglia massima di peso sopportabile dal rotore, oppure potrebbe essere stata proprio l'antenna dei 144 che si era sganciata dal boom (qualche vicino cattivello?) ed era caduta in verticale bloccando la rotazione perchè incastrata nell'antenna dei 6 metri.
Per fortuna nulla di tutto ciò era accaduto. Le istruzioni del rotore chiaramente mi hanno spiegato che il motore è abbondantemente lubrificato in modo da resistere a tutte le temperature più basse, e una rapida visita non aveva evidenziato volatili pesanti (solo un colombo cittadino infreddolito) o antenne penzolanti. Posizionandomi sulla frequenza di uno dei beacon a 144 che ricevo da Padova e azionando i comandi del controlbox, notai che il segnale aumentava e diminuiva segno che il motore sotto le antenne funzionava. Opportunamente riportai il rotore a sud e andai a controllare le antenne di nuovo. Tutto OK.
Allora il guasto poteva essere solo nel control box. Infatti all'aperura della scatola mi accolse una ventata della classica puzza di resistenze bruciate. Le quali raffreddandosi probabilmente avevano acquisito una parziale funzionalità tanto che a scatola aperta il control box continuava a funzionare comandando correttamente l'antenna e segnando sul visore la corretta posizione della medesima.
Le due resistenze incriminate sono quelle da 120 ohm mezzo watt collegate una al collettore di un PNP marcato 2SA1020 e l'altra al collettore del suo complementare un NPN marcato 2SC2655. L'altro capo delle resistenze è collegato, nel primo caso al negativo isolato da massa proveniente dal ponte di diodi e procedente verso la connessione proveniente dal potenziometro installato nel motore sotto l'antenna e nell'altro caso l'altra resistenza è collegata al positivo del ponte di diodi da una parte e alla connessione del potenziometro collegata al potenziometro del motore che è nel control box e che sposta l'indicatore dall'altra. Il significato è chiaro: i valore dei due potenziometri vengono messi a confronto per posizionare l'indicatore correttamente sul control box.
QUI TROVERETE LO SCHEMA ELETTRICO
Ora il guasto potrebbe essere stato provocato da tanti fattori esterni (RF vagante, il control box non era a massa, transitori sulla 220, una maledizione di qualche invidioso). Ma io sono bravo in contabilità, fisco e dichiarazioni dei redditi, un pò meno in elettronica per cui non riesco a capire quale possa essere la causa interna del guasto quindi ritengo che:
- sostituendo le due resistenze queste potrebbero bruciarsi di nuovo;
- i due transistor complementari potrebbero essere guasti o anche solo uno di essi;
- il ponte di diodi potrebbe avere uno più diodi guasti;
- non essendoci altri componenti guasti restringerei l'area di analisi alla coppia di transistor PNP/NPN descritta.
PRIMA RIPARAZIONE: sostituzione delle resistenze da 120 ohm 1/2 watt.
Sostituite le medesime, il rotore è partito per qualche secondo l'indicatore da sud che era, è andato a 330 gradi, mentre le antenne si sono spostate solo di 30 gradi (da 180° sono andate a 210°). Le resistenze si surriscaldano molto e per paura di bruciarle ho spento tutto.
Premesso che non vi sono altri componenti passivi bruciati (il ponte di diodi, gli zener e gli integrati non posso verificarli) ritengo che le resistenze si siano bruciate perché c'è qualcosa che è andato in corto e secondo me i casi sono due:
- sono partiti i due transistor visto che si sono bruciate le relative resistenze sui collettori. Se così proverò a sostituirli con il Bd137 ed il BD138 in quando sono riuscito a trovare solo il 2SA1020.
- è partito il motorino dell'indicatore di direzione. E allora sono guai perchè non saprei dove recuperarne uno simile, non me ne intendo di motorini e poco di elettronica.
POSSIBILE CAUSA DEL GUASTO: se notate nella foto a fianco il condensatore elettrolitico verso destra ha il rivestimento superiore sporco segno di una probabile perdita di elettrolita, non notata sullo stampato. Potrebbe esserci stato un corto fra le armature e questo potrebbe aver provocato la bruciatura, prima del 2SC2655 e della relativa resistenza e poi a cascata del 2SA1020 e dell'altra resistenza da 120 ohm. La cosa è plausibile perchè il rotore è stato acquistato nel 1990 e non è che sia stato costruito con componenti di alta qualità. Probabilmente era in giacenza da mesi se non da anni, per cui ritengo che dopo vent'anni qualche componente possa risentire della vecchiaia. Comunque mi sono accorto di questa cosa dopo aver terminato le riparazioni e quindi terrò in osservazione il controlbox per qualche giorno prima di procedere alla sostituzione degli elettrolitici.
SECONDA RIPARAZIONE: sostituzione dei transistor.
Una volta confrontati i data sheet dei transistor scaricandoli dai siti web dei produttori, la scelta è caduta sulla coppia BD137(NPN)/BD138(PNP) per via delle caratteristiche simili a quelle dei due giapponesi, compresa la zoccolatura (ECB) identica. Ha aiutato anche il circuito stampato sul quale erano indicati i terminali da utilizzare.
Montati i transistor nuovi ho provato se tutto funzionava. Per fortuna l'indicatore, senza che io toccassi i pulsanti CCW e CW, dopo l'accensione del controlbox, è arretrato da solo fino alla esatta corrispondenza della posizione delle antenne (da 330° gradi dove era andato quando cambiai solamente le resistenze, a 210° dove si erano posizionate le antenne), segno che tutto funzionava OK. Infatti feci fare alcuni giri di 360° verificando la posizione delle antenne senza alcun problema. Ho rimontato il tutto; adesso aspetto per la verifica degli elettrolitici. Per fortuna che ho ancora una coppia di BD137/BD138.
LA QUASI CERTA CAUSA DEL GUASTO: rivedendo le foto fatte mi sono reso conto che tutti i componenti attorno alla zona delle resistenze bruciate erano sporchi di una specie di lacca secca. Anche il circuito stampato ad una attenta analisi era imbrattato, ma subito non ci avevo fatto caso perchè è normale vedere dei residui di vernici o lacche sulle piastre su cui sono saldati componenti. Per precauzione ho smontato i due elettrolitici da 470microfarad ed effettivamente uno, quello di destra di cui sopra, era gonfio nella parte inferiore ed era molto sporco. Sostituiti i due con altri di identiche caratteristiche ma blu, e rimontato il tutto, ora il controlbox funziona perfettamente, anzi se devo dire, l'indicatore corre più veloce di prima e senza scatti.
N.B. nello schema elettrico i due elettrolitici in questione sono indicato da 16V. Tale indicazione è errata perchè se sul secondario del trasformatore escono 14 volt alternati, una volta raddrizzati diventano 19,74 volt quindi al limite della sopportabilità. In realtà quelli difettati che ho sostituito erano da 35 volt lavoro, così come i nuovi.
SPAZZOLINO A CARICA ELETTROINDUTTIVA
Direte.... cosa c'entra la radio con uno spazzolino da denti elettrico.
C'entra, perchè questo spazzolino funziona con una batteria al Nickel Cadmio ricaricata per induzione elettromagnetica.
Come si vedrà dalle foto sotto, il supporto da muro dello spazzolino è collegato alla 220V e lo spazzolino si innesta su un supporto che genera un campo magnetico che viene assorbito da un induttore posto alla base dello spazzolino che provvede alla ricarica della batteria.
Il motorino elettrico è comunissimo, ma non è stato ben isolato dal costruttore per cui è andato in corto, mentre la batteria è ancora buona.
Ora, simili attrezzi sono stai messi in commercio per ricaricare le batterie dei cellulari.
Chissà che in un prossimo futuro sia fatto altrettanto per gli RTX portatili dei radioamatori e per usi civili.
Spero poi che Fabio, I3NPF, sia soddisfatto delle foto e se vuole gli posso dare spazzolino e supporto così potrà studiarselo. Perchè dico ciò? Eh, tempo fa fece incuriosire i frequentatori di un noto ripetitore veneto con molti interventi tecnici sull'argomento. Io avevo lo spazzolino, ma funzionava e non me la sentivo di squartarlo per lui. Ciao Fabio!